Negli ultimi 10 anni a Tor Pignattara è sorto un vero e proprio museo a cielo aperto di street art, per opera di artisti di fama internazionale quali Jef Aerosol, C215, Agostino Iacurci, l’Atlas, Aakash Nihalani, Etam Cru, Herakut,Tellas, Lucamaleonte, Solo e tantissimi altri. Una rivoluzione a cui hanno contribuito in ruoli di primaria importanza la galleria Wunderkammern, il progetto M.U.Ro e realtà locali come il Comitato di Quartiere Tor Pignattara e l’Ecomuseo Casilino. La particolarità dei murales di Tor Pignattara è che, quasi tutti, in un modo o nell’altro ci parlano del quartiere. Ci sono opere che riflettono sulla sua storia (il mural di L.go Pettazzoni), altre che raccontano i suoi sogni (i faccioni del Cinema Impero) altre ancora che offrono riflessioni sulla sua complessità umana e culturale (Herbarium).

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Il mural più alto di Roma si staglia ai confini fra il quartiere di Tor Pignattara e Pigneto

Uno dei mural più controversi e scenografici del quartiere realizzato dall’artista svedese Etnik

Dulk disegna un’improvvisa irruzione di un paesaggio naturale, fantastico e onirico nel complesso delle facciate anonime dei palazzi anni ’70 della zona.

Un bimbo su un elefante. Un’immagine straniante alla fine di Via Pavoni. Proprio laddove l’ex vicolo della Marranella s’interrompe per far posto al cantiere “infinito” di Via Alò Giovannoli

Atoche ritrae la tipica scena del vicolo: donne sedute sul marciapiede intente a discutere del più e del meno.

Durante l’edizione 2014 di Alice nel paese della Marranella Jef Aérosol decise di abbellire alcuni luoghi della via da lui considerati simbolici

Durante l’edizione 2014 di Alice nel paese della Marranella Jef Aérosol decise di abbellire alcuni luoghi della via da lui considerati simbolici