I complessi delle case popolari, le baracche, i palazzi d'epoca,  i grandi complessi residenziali, le ville e casali. Un caleidoscopio di forme diverse dell'abitare urbano che connota in modo peculiare il territorio ecomuseale. Dal punto di vista storico e urbanistico sono tutte quelle risorse che descrivono il processo di urbanizzazione del territorio dal periodo “agricolo” a quello “cittadino”.  Ma sono anche una mappa "di mattoni" che s'intreccia ai concreti modi d'uso degli spazi, nonché alle relazioni che l'abitare ha con la vita quotidiana di questo territorio e nelle connessioni che stabilisce con gli spazi del commercio, della socialità etc. Un percorso che integra punti di vista desunti da un lato dalla ricerca storica e dall'altro di quella antropologica, assestando un livello d'analisi interdisciplinare che vede nello sguardo urbanistico la sintesi delle diverse prospettive.

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Complesso di edilizia economica, portato a termine nel 1926, denominato dall’Istituto Autonomo per le Case Popolari, Casilino I venne disegnato da Innocenzo Sabatini e seguito da Paolo Tuccimei per la Società Anonima Costruzioni Edilizie. Il…

Complesso composto da 7 villini plurifamiliari con entrata condivisa.

Il casale Mengoni-D’Antoni è un casale storico della campagna romana sito in via Labico 67 nella zona della Marranella a Tor Pignattara

Le Case popolari di Villa Gordiani, di Monica Capalbi. Tratto da “Uno Sguardoingiro: il quartiere Gordiani al Collatino” (prodotto da Sguardoingiro 2018)

La Borgata Prenestina (primo nucleo del Borghetto) sorse negli anni ’30, per ospitare gli abitanti del quartiere dei Pantani, demolito per il tracciamento di via dei Fori Imperiali