Sotto percorsi
Le risorse di questo percorso
La scuola “Fausto Cecconi” fu inaugurata il 28 ottobre 1933 e intitolata al valoroso aviatore Fausto Cecconi che nell’aeroporto di Centocelle si era formato ai primi voli. Fu costruita in epoca fascista come testimoniano i fasci littori ancora presenti sulla facciata. Intorno alla scuola le costruzioni iniziarono ad aumentare e…
Vedi di piùLa stazione di Piazza dei Mirti era una fermata ferroviaria posta sulla diramazione Centocelle-Piazza dei Mirti attivata nel 1927 e soppressa nel 1982. Nel 2015 è stata attivata, dopo 33 anni di isolamento dal trasporto su ferro, una fermata della linea C della metropolitana di Roma. La stazione venne inaugurata il 28 aprile 1927 in…
Vedi di piùLa Chiesa di San Felice da Cantalice è un luogo di culto cattolico del quartiere di Centocelle. Eretta nel 1935 è da sempre centrale nella vita del quartiere
Vedi di piùLe Case popolari di Villa Gordiani, di Monica Capalbi. Tratto da "Uno Sguardoingiro: il quartiere Gordiani al Collatino" (prodotto da Sguardoingiro 2018)
Vedi di piùAvanguardia operaia (AO) fu un'organizzazione extraparlamentare di estrema sinistra attiva dal 1968, nel periodo della contestazione, al 1978, quando si sciolse in Democrazia Proletaria, della cui alleanza elettorale faceva parte sin dal 1975. Nacque a Milano nel 1968, coagulando su una piattaforma politica operaista-leninista, Avanguardia operaia di Milano, i circoli…
Vedi di piùDemocrazia Proletaria è stato un partito politico italiano di sinistra radicale, nato nel 1975 come coalizione elettorale e scioltosi nel 1991. La sua strategia politica consisteva nel presentarsi come un partito contrario a qualsiasi compromesso con la volontà di differenziarsi dal PCI. Al suo interno convivevano marxisti-leninisti, cattolici progressisti, trotzkisti…
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I quartieri di Centocelle e Villa Gordiani sono stati laboratori politici di enorme importanza per la storia politica e sociale della città di Roma. Nati durante gli anni del fascismo come luoghi di emarginazione delle classi popolari, hanno poi vissuto il boom edilizio del dopoguerra, contribuendo al dibattito culturale e politico della lotta per la casa, del miglioramento delle condizioni di vita nelle aree periferiche, attraverso lo sviluppo dei servizi alla persona e alla comunità. Quartieri giovani, che negli anni Settanta e Ottanta videro l’impegno di ragazzi e ragazze uniti nei movimenti politici e nei collettivi, mentre si costituivano i primi comitati di quartiere rivolti al miglioramento degli spazi sociali. Non va dimenticato lo scontro politico fra movimenti di ideologia opposta, che lasciarono nei quartieri profonde ferite umane, individuali e collettive.