In via Natale Palli 3, troviamo un’opera di Drew e Contra promosso dal team di Forgotten Project ed Ecomuseo Casilino che rappresenta due teste di lupo (o lupa?), stagliate sul magenta di un palazzo d’inizio ‘900. Le teste, disegnate da Drew, sono realistiche mentre il corpo si destruttura nelle forme “sintetiche” di Contra.
Una duplicità di stili che si ritrova nella duplicità del soggetto, quasi a segnalare come centro del discorso proprio le diverse composizioni più che gli animali. Un mural sulla composizione delle differenze o, volendo, sull’esposizione della complessità.
Se ciò è vero e accettiamo la suggestione che l’animale sia di sesso femminile, allora l’opera può essere interpretata come il tentativo di rinegoziare un’idea della città di Roma (di cui la lupa è simbolo) fondata sulla categoria della “grande bellezza”, spesso riempita di contenuti stucchevoli.
A questi contenuti “da cartolina”, l’opera sembra proporre (per contrasto) una nuova dimensione: “la grande complessità”. Un ambito, quest’ultimo, proprio dei territori fuori dal centro, dove alla sostanziale omogeneità della città Unesco, si agita un universo urbano multiplo e dinamico in cui gli opposti si integrano e si trasformano. Come gli stili mescolati nell’opera donata al quartiere dal duo portoghese. Una dimensione di assai più difficile decodificazione, ma che forse riserva una lettura più intensa dell’universo cittadino che, sembra suggerire l’opera, ora è proprio nella cosiddetta periferia che sta rifondato la sua identità, che nasce dal mescolamento di istanze per troppo tempo ritenute non conciliabili.
Produzione: Forgotten Project + Ecomuseo Casilino
Curatela: Hugo Riccado Diaz e Alessandra Arpino
Facilitazione: Comitato di Quartiere Tor Pignattara
Foto: Luisa Fabriziani
