Il Parco delle Energie è un parco pubblico del Comune di Roma, sito nell’area Pigneto-Prenestino e delimitato dalla via Prenestina, via di Portonaccio e dal tracciato ferroviario e l’area dell’ex fabbrica SNIA Viscosa. L’area si estende per complessivi 14 ettari (fabbrica compresa), di cui 6,5 pubblici (Parco delle Energie). Il parco è stato inaugurato nel 1997 e le ultime aree saranno espropriate e rese pubbliche nel 2000. Nel parco sorge la Casa del Parco, un recupero edilizio di un manufatto di proprietà comunale con metodologia di bioarchitettura dall’Istituto Nazionale di Bioarchitettra di Bolzano. Le attività della casa vengono coordinate dal Forum Territoriale Permanente, un ente civico costruito negli anni durante le lotte per gli abitanti per la tutela dell’area contro l’azione speculativa di alcuni costruttori.

L’unico lago naturale di Roma

All’interno del parco c’è l’unico lago naturale di Roma, fuoriuscito dalla falda sotterranea durante i lavori per la costruzione di un centro commerciale nei primi anni 90. L’estensione del lago (profondo fino a 9 metri) è di circa 10.000 metri quadrati e le sue acque sono pulite e balneabili. Per estensione supera il laghetto di Villa Borghese e per tale motivo (dato non verificato) dovrebbe avere un altro primato, ovvero di essere il più grande lago all’interno dell’anello ferroviario.

Il lago sorge su un’area industriale dismessa che aveva ospitato l’opificio della CISA Viscosa. Dopo la chiusura degli stabilimenti (1954) i terreni confluirono, intorno al 1969, nel patrimonio della SNIA Viscosa che nel frattempo aveva incorporato per fusione la CISA. I terreni passarono ulteriormente di proprietà nel 1982 (Società Immobiliare Snia s.r.l.) e poi nel 1990 alla Società Pinciana 188 Srl che, dopo poco più di un mese dall’acquisizione della aree, ottenne la concessione edilizia per la costruzione di un immobile con destinazione produttiva. Passano pochi mesi e questa società viene acquisita dalla Ponente 1978 Srl, società di proprietà del noto costruttore romano Antonio Pulcini. Quest’ultima diede l’avvio ai lavori pochi mesi dopo e, durante il 1992, durante i lavori di costruzione di un parcheggio interrato, le ruspe intercettarono la falda acquifera, localizzata a soli 5 metri sotto il piano di campagna.

L’acqua iniziò a sgorgare e a riempire l’invaso artificiale. In un primo momento, per scongiurare il blocco dei lavori, la società deviò il flusso convogliandolo nelle fognature. Uno stratagemma assai maldestro visto che il sistema andò immediatamente in sovraccarico, causando l’esplosione delle condotte e l’allagamento di Largo Preneste. Risolto  l’allagamento e chiuso il bypass nella rete fognaria, l’acqua continuò a riempire l’invaso. In breve tempo si creò l’attuale laghetto, alimentato dalla  vena che ne garantisce l’equilibrio idrico.

Un approfondimento specifico va fatto proprio sulla natura delle acque del lago. Molto probabilmente la falda intercettata appartiene al bacino del fosso della Marranella (o a una sua probabile diramazione sotterranea) che passa proprio sotto gli stabilimenti dell’ex SNIA. Tra l’altro, in quell’area, la vena riceve acqua anche dalle cosiddette sorgenti del bullicame, un complesso sorgivo censito su diverse mappe antiche, che erano caratterizzate da emanazioni gassose sulfuree che le facevano ribollire e che davano il nome alla tenuta ancora esistente nel XIX secolo. Da notare anche, che proprio nel punto in cui sorge il lago, su alcune mappe è localizzata una sorgente d’acqua dolce e quindi non è da escludere che durante le attività di scavo siano state intercettate più vene idriche, dato che giustifica il copioso afflusso d’acqua che hanno dovuto fronteggiare gli operai.

Per maggiori informazioni sul Lago: https://lagoexsnia.wordpress.com/

Le lotte per la tutela dell’area

Le lotte per la tutela dell’area iniziarono almeno nel 1992, con un esposto-denuncia dei cittadini sulla concessione edilizia data alla Ponente 1978. Parte quasi trent’anni fa la storia della vertenza che ha visto i cittadini del Pigneto-Prenestino opporsi ai ripetuti tentativi speculativi sull’area ex SNIA. Un percorso che ha incrociato l’occupazione dell’ex fabbrica SNIA Viscosa, la costruzione del Forum Territoriale Permanente, gli scandali sui mondiali di nuoto e i ripetuti tentativi di trasformare l’ex area industriale in cubature residenziali e commerciali.

L’area dell’ex Snia viscosa fu oggetto del Progetto del Parco Prenestino Ex Snia Viscosa, elaborato dal Comune di Roma ed approvato nel 2003. Sulla base di questo progetto, che prevede un parco esteso anche al di là di via di Portonaccio, fino alla Stazione Prenestina ed all’attuale Parco Pasolini, fu effettuato nel 2004 l’esproprio dell’area tra il lago e via di Portonaccio con i fondi per Roma Capitale. Purtroppo il progetto non ha avuto seguito e l’area espropriata è stata abbandonata.

Negli ultimi anni sono stati respinti gli ultimi assalti. Nel 2013 il Bando Ricognitivo della giunta comunale a guida Alemanno che prevedeva la copertura del lago e la costruzione di quattro torri. Autore del progetto l’ormai nota Ponente 1978 Srl. Ed è proprio nel 2013 che avviene il primo ingresso al lago da parte di migliaia di cittadini che materialmente e simbolicamente rivendicano l’accesso e la fruizione del bene ambientale.  Dopo circa un anno di iniziative il comune termina l’esproprio dell’area del lago e nel 2014 procede all’apertura di un varco nel muro su via di Portonaccio, permettendo l’accesso al parco.

A fronte di quest’atto non è stato dato seguito a una reale presa in carico dell’area, tanto che da allora il Forum Territoriale Parco delle Energie, ha deciso dalla primavera del 2016 di prenderlo in carico informalmente, garantendo aperture fisse, attrezzandola e manutenendola autonomamente. Va ricordato che la metà del lago da cui emerge il relitto dell’edificio del centro commerciale (iniziato ad essere costruito nel 1992), è rimasto di proprietà privata.

In questi ultimi anni le varie realtà di base hanno avviato un complesso processo per l’istituzione del Monumento Naturale per l’intera area. Con la pubblicazione del la proposta di Decreto regionale (che però accoglie solo in parte le richieste del Forum) si apre una nuova fase che sembra prospettare sempre più concretamente la fine di una vertenza trentennale per la riconquista di un pezzo importante di storia, paesaggio e ambiente.

Per la storia completa delle lotta per la tutela dell’area: https://lagoexsnia.wordpress.com/cronistoria-della-lotta/

Il paesaggio naturalistico

Intorno al lago si è sviluppato un ricco ecosistema, che ospita tanta biodiversità. Sono ben 71 le specie di avifauna che sono state censito nell’area del lagodal WWF Pigneto-Prenstino, di cui 3 protette dalla Direttiva Uccelli (il Martin pescatore, la Sgarza ciuffetto e il Falco pellegrino). Sono presenti anche mammiferi, rettili, lucciole e libellule.

Orari di Apertura

Lunedì

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Martedì

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Mercoledì

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Giovedì

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Domenica

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