Domenico Ricci, l'impiegato EIAR fucilato alle Ardeatine

Indirizzo

via tor de schiavi 50

GPS

41.8772879, 12.5643576


Domenico Ricci nacque a Paliano il 9 gennaio 1913. Trasferitosi a Roma, era entrato nell’EIAR come impiegato.

Di famiglia antifascista, subito dopo l’Armistizio entrò in contatto con i membri del Partito d’Azione, in particolare con l’avvocato Andrea De Gasperis, che aveva costituito una formazione divisa in 5 settori. Domenico Ricci entrò a far parte del settore 4°, comandato da Italo Pula.

Insieme ai compagni di lotta, Everardo Luzi, e i fratelli Italo e Spartaco Pula, fu protagonista di atti di sabotaggio e di requisizione di armi presso l’aeroporto di Centocelle, il Forte Casilino e lo stabilimento di armi Breda, lungo la via Casilina. Nelle loro case nascosero armi e munizioni. Il 28 settembre 1943 la squadra comandata da Italo Pula assalì l’officina di armi Breda, uccidendo una sentinella tedesca. L’episodio divenne uno dei capi d’accusa maggiormente pesanti per tutti i membri della squadra comandata da Italo pula. Fu arrestato il 12 gennaio 1944 in una retata delle SS e dall’agente italiano Armando Testorio, coadiuvati da un giovane fascista del quartiere Appio, Franco Sabelli, che era riuscito ad infiltrarsi nelle formazioni del partito d’azione. Fu fucilato con i suoi compagni alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944.