L’Ecomuseo urbano Casilino Ad duas Lauros ricade nell’area del “Comprensorio Casilino – Ad duas Lauros”, che si estende dal parco di Centocelle, sulla Casilina, fino a Villa Gordiani, sulla Prenestina, includendo le vie di Torpignattara, Acqua Bullicante e Tor de Schiavi e si configura come una delle ultime tracce dell’Agro romano in un contesto urbano denso. In questa realtà urbana, localizzata nel settore orientale di Roma ed all’interno del G.R.A., si trovano varie tipologie di paesaggi percorribili secondo diversi percorsi. Attraverso l’attività di co-progettazione con le comunità territoriali sono state realizzate le seguenti mappe di comunità liberamente consultabili.

Il paesaggio e il percorso archeologico

Il paesaggio umano e il percorso antropologico

Il paesaggio della creatività e il percorso artistico e culturale

Il paesaggio e il percorso del sacro e della spiritualità

Il paesaggio agricolo e il percorso urbanistico-paesaggistico

Il paesaggio della memoria e il percorso storico

Il paesaggio naturalistico e ambientale

Il paesaggio enogastronomico

Il combinato disposto di questi paesaggi costituisce un unicum di straordinaria ricchezza che consenta un’esplorazione solo attraverso la sistematizzazione di fonti, materiale, documenti, testi e un rapporto dinamico con il territorio che ovviamente interagisce con tale contesto e lo riattualizza giornalmente in modi e forme sempre nuove e inedite. Per tale motivo è necessaria la costituzione di un centro di interpretazione, costituito da diverse professionalità, che sappia decodificare questo tessuto e interrogare il contemporaneo in modo corretto: per aggiornare la “mappa” dell’Ecomuseo e restituirla continuativamente ai cittadini.

Un sistema così complesso può essere restituito attraverso la definizione di percorsi omogenei di interpretazione-fruizione che consentano di leggere il territorio in modo coerente e integrato.
Mettere a sistema questi percorsi vuol dire costruire una mappa di fruizione e interpretazione del territorio inedita, che oltre a dar conto della sua complessità, riesce a garantire una fruizione dissociata da luoghi comuni, pregiudizi e semplificazioni.