Villa De Sanctis / Parco Labicano

Indirizzo

Villa De Sanctis, Roma

GPS

41.8794059628, 12.551446905152

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Quartieri:

Villa De Sanctis, detta anche Parco Casilino-Labicano, è un parco urbano che si trova nel territorio del Municipio Roma V, nel quartiere Prenestino-Labicano, all’interno della zona urbanistica del Casilino. Ha una superficie di circa 12 ettari ed è delimitato da via Casilina a sud, via dei Gordiani a ovest e dal tracciato di via di San Marcellino a nord ed est.

Storia e Paesaggio

L’area corrispondente all’attuale Villa De Sanctis in epoca romana era noto come Ad Duas Lauros e faceva parte dei possedimenti imperiali. Ad Duas Lauros costituiva un fondo imperiale che si estendeva tra via Casilina e via Prenestina e dalla Porta Sessoriana (attuale Porta Maggiore) fino al terzo miglio dell’antica Via Labicana, nei pressi del monte Gabum a Centocelle. Attualmente l’area, comprendente una villa e un fondo rustico con un’estensione di 12 ettari, ed è con tutta evidenza uno spazio che ripristina lo scenario paesaggistico dell’Agro Romano Antico, anche semplicemente attraverso il “collegamento visivo” con le altre aree verdi (attualmente private) che si trovano a est e a nord del Parco.

La storia “moderna” del parco inizia nel 1942, quando un’area di circa 36 ettari venne donata al Comune di Roma dalla famiglia De Sanctis, con un vincolo d’usufrutto di due casali alle famiglie degli allori lavoranti e custodi della tenuta. Da questo momento inizia una storia complicatissima. Dal momento della donazione, per decenni, l’area venne concessa in affitto a diversi soggetti che avviarono diverse attività (autodemolitori, depositi di materiale edile, ma anche orti). Alcuni di essi, allo scadere del contratto d’affitto, continuarono l’esercizio abusivo dell’attività. Questa tendenza si protrasse ulteriormente e si complicò ulteriormente con l’affitto di un’area di 30.000mq (era l’inizio degli anni ’70) a una società sportiva. Questa, a sua volta, subaffitto (non si sa quanto “legalmente”) la parte del parco che comprendeva una casale e un ristorante. In buona sostanza si sovrapposero su quest’area usi impropri, concessioni, abusi, diritti acquisiti e diritti “inventati”.

Iniziarono in queste anni le proteste del Comitato di Quartiere di Tor Pignattara che organizzò decine di manifestazioni per sbloccare la vicenda esercitando una notevole pressione sulle istituzioni.

Anche grazie a tale pressione, all’inizio degli anni ’80, Comune e Circoscrizione avviarono le azioni necessari per riprendere possesso dell’area e farlo diventare un parco pubblico. L’atto decisivo, elaborato sotto il governo del sindaco Luigi Petroselli, è la Delibera del Consiglio Comunale n. 553 del 31 marzo 1981 per la costituzione del Parco Pubblico Labicano.

Districarsi in questa complessa matassa legale è difficilissimo, ma dopo almeno un decennio di controversie, periodo in cui si era costituito un Comitato per il Parco Labicano che fu molto attivo e pressante nel seguire questa fase, il 22 settembre 1994, il Comune eseguì un primo sgombero delle attività abusive e il 5 novembre dello stesso anno furono, finalmente, resi pubblici i primi 3 ettari di parco lungo via Casilina.

Il 1995 fu approvato dal Servizio Giardini il piano degli stralci per l’esproprio di ulteriori 13 ettari che vennero inaugurati 2 anni dopo. Ulteriori fondi, in questo periodo, furono erogati per una progettazione più ampia, ma soprattutto per l’esproprio di ulteriori 23 ettari necessari a unire quest’area con la vicina Villa Gordiani, ripristinando una continuità paesaggistico-storica propria di quell’area del Comprensorio Casilino.

Purtroppo questa progettualità non andò in porto e rimase solo la parte relativa al restauro della villa padronale, l’attuale Casa della Cultura di Villa de Sanctis. Dopo circa 5 anni furono approvati altri fondi per la sistemazione dell’area, nel 2005 fu inaugurato il centro sportivo e nel 2007 iniziarono i lavori che, terminati tra il 2009 e il 2010, hanno portato il parco all’assetto attuale.  Viene inaugurato anche il Parco delle Sculture, costituito da 5 istallazioni di artisti contemporanei.

Villa de Sanctis
Il perimetro del Parco e le funzioni (dal blog Vivi la Luna)

Attualmente restano fuori dal perimetro progettuale almeno altri 24 ettari, ancora di proprietà privata (ma che in origine era parte del lascito dei De Sanctis al Comune) e che estenderebbero l’area fino a ridosso di via Artena da un lato e verso Villa Gordiani dall’altro.

L’area è integralmente inserita nell’ambito del vincolo archeologico “Tor Pignattara” apposto con D.M. 10.3.1994 e dal vincolo di tutela paesistico “Ad duas lauros” apposto con D.M. 24.10.1994.

Antropologia

L’interesse del parco non risiede solo nell’alto valore archeologico o paesaggistico dell’area, ma anche nella valenza simbolica che ha rivestito negli anni per gli abitanti di Tor Pignattara, Centocelle e Casilino.

L’inaugurazione nel 2012 della Casa della Cultura ha rappresentato un momento fondativo, il riconoscimento della possibilità del recupero sostenibile di un’area che per anni è stata inaccessibile. Quella data, segna l’avvio anche delle attività dell’Ecomuseo Casilino, intesto come progetto di recupero dell’intero Comprensorio Casilino (area di circa 140 ettari di cui il Parco è parte) e del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico dei quartieri che vi si affacciano.

Oggi il Parco è uno spazio per tutti i cittadini ed è utilizzato in modi diversi ed interessanti. Come luogo di incontro dei ragazzi del quartiere, come “palestra” per fare esercizio fisico e jogging (fa parte del parco anche un centro sportivo con piscina e campi da tennis). Come luogo di ritrovo per le comunità migranti, soprattutto latinoamericani e bangladese, che organizzano picnic e feste di compleanno. Ma è anche utilizzato in modo informale da bangladesi, pakistani e indiani per il gioco del cricket e dalle immancabili “partitelle” a calcio che, in alcuni casi, sfociano in veri e propri tornei semi-professionali.

Cinema

Villa De Sanctis è diventata celebre in tutto il paese grazie al film Bangla di Phaim Buyian, che ha girato diverse scene nell’area, proprio a ridosso di uno dei monumenti facenti parte del cosiddetto “Parco delle Sculture”, la Luna Verde, che insieme al Mausoleo di Sant’Elena è uno dei monumenti simbolo dell’area.

Natura

L’area nel suo insieme (comprese le parti non aperte al pubblico) si estende per circa 36 ettari ed è proprio in quest’ultima che si possono osservare le cose più interessanti.

Il WWF Lazio – Gruppo Attivo Pigneto-Prenestino, dal novembre 2014 ad oggi ha censito almeno 43 specie di uccelli. Tra le più significative da segnalare c’è l’Airone bianco maggiore, osservato in più occasioni nel corso del 2014, e una numerosa colonia di Fagiani (la cui prima nostra osservazione, in quest’area, risale al novembre 2011).

In questo video girato da Alessandro Fiorillo del WWF durante l’attività di monitoraggio dell’avifauna locale, è stata registrata la presenza dell’Airone bianco maggiore.

Nonostante l’assenza di aree umide nel parco, l’Airone bianco maggiore frequenta l’area da circa un anno: in particolare l’abbiamo avvistato (nell’area non aperta al pubblico, limitrofa al lato di via Labico) il 17 e il 18 febbraio 2014, intento a cercare prede (topi o piccoli mammiferi) nell’erba del prato mentre l’ultimo avvistamento, precedente a quello di ieri, risaliva al 15 novembre 2014, quando nella stessa area ne abbiamo contati ben 2 esemplari.

I parchi e le aree verdi del territorio conservano valori naturalistici degni di nota che, oltre ad aggiungere bellezza, ci ricordano che è necessario tutelare quella biodiversità da cui dipende la vita di tutti sul pianeta.

Risorse Faunistiche

Oltre all’Airone bianco maggiore sopra menzionato (che ormai è appurato che è un frequentatore abituale di quest’area), sono stati avvistati nell’area del parco Codirossi spazzacamini, Ballerine bianche, Merli, Pettirossi, Storni, Piccioni domestici e molti altre specie.

  • Airone bianco maggiore (Casmerodius albus [Egretta alba])
  • Balestruccio (Delichon urbicum)
  • Ballerina bianca (Motacilla alba)
  • Beccamoschino (Cisticola juncidis)
  • Capinera (Sylvia atricapilla)
  • Cappellaccia (Galerida cristata)
  • Cardellino (Carduelis carduelis)
  • Cinciallegra (Parus major)
  • Cinciarella (Cyanistes caeruleus [Parus caeruleus])
  • Codibugnolo (Aegithalos caudatus)
  • Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros)
  • Cornacchia grigia (Corvus cornix)
  • Fagiano comune (Phasianus colchicus)
  • Falco pellegrino (Falco peregrinus)
  • Fringuello (Fringilla coelebs)
  • Gabbiano reale (Larus michahellis)
  • Gazza (Pica pica)
  • Gheppio (Falco tinnunculus)
  • Gufo comune (Asio otus)
  • Luì piccolo (Phylloscopus collybita)
  • Merlo (Turdus merula)
  • Occhiocotto (Sylvia melanocephala)
  • Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri)
  • Parrocchetto monaco (Myiopsitta monachus)
  • Passera d’Italia (Passer italiae [Passer d. italiae])
  • Passera mattugia (Passer montanus)
  • Passera scopaiola (Prunella modularis)
  • Pettirosso (Erithacus rubecula)
  • Piccione domestico (Columba livia f. domestica)
  • Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major)
  • Picchio verde (Picus viridis)
  • Pispola (Anthus pratensis)
  • Rampichino comune (Certhia brachydactyla)
  • Regolo (Regulus regulus)
  • Riccio comune (Erinaceus europaeus)
  • Rondine (Hirundo rustica)
  • Rondone comune (Apus apus)
  • Scricciolo (Troglodytes troglodytes)
  • Storno (Sturnus vulgaris)
  • Taccola (Corvus monedula)
  • Tordo bottaccio (Turdus philomelos)
  • Tortora dal collare (Streptopelia decaocto)
  • Usignolo (Luscinia megarhynchos)
  • Verdone (Carduelis chloris)
  • Verzellino (Serinus serinus)
  • Pieride del navone (Pieris napi)
  • Bombo (Bombus)

Risorse floristiche

La villa, adibita a parco pubblico da diversi anni, conserva nel verde arboreo e arbustivo i ricordi della sua travagliata storia. Da vigna del Conte Avv. Filippo De Sanctis (che, con lascito testamentario, donò nel 1942 i 12 ettari del suo podere all’Ente Comunale Assistenza di Roma), a terreni in affitto a diversi subaffittuari, gli alberi e gli arbusti presenti confermano, sia nella scelta delle essenze, sia nella loro messa a dimora, l’esistenza di un progetto accurato del verde.

Troviamo, infatti, specie botaniche tipiche della vegetazione mediterranea, come il leccio, la sughera, il corbezzolo, la fillirea, il mirto; alberi da frutto come albicocchi, mandorli, noci; siepi tipiche delle aree rurali come il biancospino e l’alloro; filari di farnia con esemplari notevoli nelle dimensioni.

Nell’area chiusa al pubblico crescono numerose orchidee del genere Serapias.

Alberi, arbusti e liane

Nome comune Nome scientifico Famiglia
Acero campestre Acer campestre L. SAPINDACEAE
Ailanto Ailanthus altissima (Mill.) Swingle SIMAROUBACEAE
Corbezzolo Arbutus unedo L. ERICACEAE
Bagolaro Celtis australis L. CANNABACEAE
Albero di Giuda Cercis siliquastrum L. FABACEAE
Palma nana Chamaerops humilis L. ARECACEAE
Vitalba Clematis vitalba L. RANUNCULACEAE
Nocciolo Corylus avellana L. BETULACEAE
Biancospino Crataegus monogyna Jacq. ROSACEAE
Cipresso Cupressus sempervirens L. CUPRESSACEAE
Eucalipto Eucalyptus camaldulensis Dehnh. MYRTACEAE
Fico Ficus carica L. MORACEAE
Edera Hedera helix L. ARALIACEAE
Ibisco Hibiscus syriacus L. MALVACEAE
Noce Juglans regia L. JUGLANDACEAE
Alloro Laurus nobilis L. LAURACEAE
Ligustro Ligustrum lucidum W.T. Aiton OLEACEAE
Mirto Myrtus communis L. MYRTACEAE
Oleandro Nerium oleander L. APOCYNACEAE
Olivo Olea europaea L. OLEACEAE
Carpino nero Ostrya carpinifolia Scop. BETULACEAE
Spina di Cristo Paliurus spina-christi Mill. RHAMNACEAE
Vite americana Parthenocissus quinquefolia (L.) Planch. VITACEAE
Passiflora Passiflora caerulea L. PASSIFLORACEAE
Fillirea Phillyrea latifolia L. OLEACEAE
Pino d’Aleppo Pinus halepensis Mill. PINACEAE
Pino domestico Pinus pinea L. PINACEAE
Pittosforo Pittosporum tobira (Thunb.) W.T. Aiton PITTOSPORACEAE
Pioppo nero Populus nigra L. SALICACEAE
Albicocco Prunus armeniaca L. ROSACEAE
Mirabolano Prunus cerasifera Ehrh. ROSACEAE
Mandorlo Prunus dulcis (Mill.) D.A.Webb ROSACEAE
Lauroceraso Prunus laurocerasus L. ROSACEAE
Pruno selvatico Prunus spinosa L. subsp. spinosa ROSACEAE
Melograno Punica granatum L. LYTHRACEAE
Leccio Quercus ilex L. FAGACEAE
Farnia Quercus robur L. FAGACEAE
Sughera Quercus suber L. FAGACEAE
Robinia Robinia pseudoacacia L. FABACEAE
Rovo Rubus ulmifolius Schott ROSACEAE
Sambuco Sambucus nigra L. ADOXACEAE
Sorbo Sorbus torminalis (L.) Crantz ROSACEAE
Ginestra odorosa Spartium junceum L. FABACEAE
Spirea del Giappone Spiraea japonica L. f. ROSACEAE
Sofora del Giappone Styphnolobium japonicum (L.) Schott FABACEAE
Tiglio Tilia cordata Mill. MALVACEAE
Olmo campestre Ulmus minor Mill. ULMACEAE

Erbe

Tra le erbe che si possono osservare, riportiamo un elenco non certamente esaustivo e completo.

Nome comune Nome scientifico Famiglia
Alliaria Alliaria petiolata (M.Bieb.) Cavara & Grande BRASSICACEAE
Camomilla tomentosa Anacyclus clavatus (Desf.) Pers. ASTERACEAE
Camomilla raggiata Anacyclus radiatus Loisel. ASTERACEAE
Buglossa ibrida Anchusa undulata L. subsp. hybrida (Ten.) Bég. BORAGINACEAE
Lanutella comune Andryala integrifolia L. ASTERACEAE
Assenzio dei fratelli Verlot Artemisia verlotiorum Lamotte ASTERACEAE
Gigaro chiaro Arum italicum Mill. subsp. italicum ARACEAE
Canna domestica Arundo donax L. POACEAE
Avena barbata Avena barbata Pott ex Link POACEAE
Marrubio selvatico Ballota nigra L. subsp. meridionalis (Bég.) Bég. LAMIACEAE
Trifoglio bituminoso Bituminaria bituminosa (L.) C.H.Stirt. FABACEAE
Borsa del pastore annuale Capsella rubella Reut. BRASSICACEAE
Cardo rosso comune Carduus nutans L. subsp. nutans ASTERACEAE
Cardo rosso comune Carduus nutans L. subsp. nutans ASTERACEAE
Farinella comune Chenopodium album L. subsp. album AMARANTHACEAE
Cicoria selvatica Cichorium intybus L. ASTERACEAE
Vilucchio comune Convolvulus arvensis L. CONVOLVULACEAE
Carota selvatica Daucus carota L. APIACEAE
Dicondra Dichondra micrantha Urb. CONVOLVULACEAE
Inula viscosa Dittrichia viscosa (L.) Greuter subsp. viscosa ASTERACEAE
Erba viperina plantaginea Echium plantagineum L. BORAGINACEAE
Becco di grù malvaceo Erodium malacoides (L.) L’Hér. subsp. malacoides GERANIACEAE
Becco di grù aromatico Erodium moschatum (L.) L’Hér. GERANIACEAE
Ferula comune Ferula communis L. subsp. communis APIACEAE
Finocchio Foeniculum vulgare Mill. APIACEAE
Fumaria bianca Fumaria capreolata L. subsp. capreolata PAPAVERACEAE
Fumaria comune Fumaria officinalis L. subsp. wirtgenii (W.D.J.Koch) Arcang. PAPAVERACEAE
Attaccamani Galium aparine L. RUBIACEAE
Eliotropio selvatico Heliotropium europaeum L. BORAGINACEAE
Erba di San Giovanni comune Hypericum perforatum L. subsp. perforatum HYPERICACEAE
Costolina giuncolina Hypochaeris radicata L. ASTERACEAE
Ginestrino pie’ d’uccello Lotus ornithopodioides L. FABACEAE
Centocchio dei campi Lysimachia arvensis (L.) U.Manns & Anderb. subsp. arvensis PRIMULACEAE
Malva comune Malva sylvestris L. MALVACEAE
erba medica araba Medicago arabica (L.) Huds. FABACEAE
Erba medica polimorfa Medicago polymorpha L. FABACEAE
Mercorella comune Mercurialis annua L. EUPHORBIACEAE
Acetosella cornicolata Oxalis corniculata L. OXALIDACEAE
Papavero spinoso Papaver hybridum L. PAPAVERACEAE
Papavero comune Papaver rhoeas L. subsp. rhoeas PAPAVERACEAE
Erba vetriola dei muri Parietaria judaica L. URTICACEAE
Aspraggine comune Picris hieracioides L. subsp. hieracioides ASTERACEAE
Piantaggine minore Plantago lanceolata L. PLANTAGINACEAE
Caprinella Plumbago europaea L. PLUMBAGINACEAE
Migliarina a quattro foglie Polycarpon tetraphyllum (L.) L. subsp. tetraphyllum CARYOPHYLLACEAE
Poligono centinodia Polygonum aviculare L. subsp. aviculare POLYGONACEAE
Porcacchia Portulaca oleracea L. PORTULACACEAE
Ranuncolo sardo Ranunculus sardous Crantz RANUNCULACEAE
Ravanello selvatico Raphanus raphanistrum L. subsp. landra (Moretti ex DC.) Bonnier & Layens BRASSICACEAE
Romice bello Rumex pulcher L. subsp. pulcher POLYGONACEAE
Silene bianca a foglie larghe Silene latifolia Poir. CARYOPHYLLACEAE
Erba morella Solanum nigrum L. SOLANACEAE
Morella rossa Solanum villosum Mill. SOLANACEAE
Grespino sfrangiato Sonchus tenerrimus L. ASTERACEAE
Tarassaco Taraxacum F.H.Wigg. sect. Taraxacum ASTERACEAE
Tribolo comune Tribulus terrestris L. ZYGOPHYLLACEAE
trifoglio campestre Trifolium campestre Schreb. FABACEAE
Trifoglio incarnato Trifolium incarnatum L. subsp. incarnatum FABACEAE
Trifoglio ladino Trifolium repens L. FABACEAE
Trifoglio scabro Trifolium scabrum L. FABACEAE
Boccione minore Urospermum picroides (L.) Scop. ex F.W. Schmidt ASTERACEAE
Verbasco sinuoso Verbascum sinuatum L. SCROPHULARIACEAE
Veronica della Persia Veronica persica Poir. PLANTAGINACEAE
Veccia macchiata Vicia melanops Sm. FABACEAE
Veccia assottigliata Vicia pseudocracca Bertol. FABACEAE

 

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