Nel 2014, a distanza di settant’anni dal terribile rastrellamento avvenuto al Quadraro, MURo ha invitato l’artista romano Lucamaleonte a dipingere un colossale nido di vespe.
Il quartiere, ribattezzato dai nazisti proprio “nido di vespe”, era considerato un luogo ostile e di difficile accesso per le truppe tedesche che avevano invaso Roma e l’Italia.
Dunque, un vero e proprio quartier generale della lotta partigiana.
Lucamaleonte, pioniere della street art romana e italiana, trae la propria ispirazione artistica da insetti, animali ed elementi floreali. Questi soggetti vengono realizzati con un segno classico, che ricorda le antiche incisioni.
Il murale rappresenta sette gigantesche vespe (una per ogni decade dalla data del rastrellamento) che si muovono sullo sfondo di un immenso nido.
L’opera si trova in via Monte del Grano, piccola stradina che collega la zona vecchia del quartiere a quella nuova. Una via molto frequentata che, grazie a questo intervento realizzato da MURo, ha il compito di ricordare ai passanti, ai turisti e, soprattutto agli abitanti, la storia e la forte identità di questo quartiere.
Tecnica: acrilico su muro.
