Tra le numerose attività commerciali aperte dalla attiva comunità bangladesi ci sono anche molti ristoranti che offrono a connazionali e non cucina “indiana”, secondo una definizione comunemente in uso nella ristorazione che spesso utilizza un riferimento generico all’India e alla cucina indiana per definire all’esterno la cucina proveniente dal subcontinente.
Il proprietario di questo ristorante è Mohammad Alì, un giovane bangladese in Italia da 14 anni che ha questo ristorante da circa un paio di anni fa. Il ristorante ha un forno tandoori in terracotta di fabbricazione indiana per le preparazioni tandoori e per il pane naan (all’aglio o cipolla) e roti. La cucina combina piatti indiani e piatti bangladesi biryani, piatti curry e koorma, e una vasta quantità di dolci (Gulab Jamun, Chomchom, Rasgulla, etc.) e kheer.
E’ attivo nel quartiere da più di dieci anni ed è piuttosto conosciuto; è infatti frequentato non solo da bangladesi ma anche da italiani provenienti da altre parti della città.
