La rifondazione dello spazio urbano da parte delle comunità migranti si può vedere anche nell’introduzione di nuovi toponimi. A Torpignattara questa tendenza si è espressa all’inizio degli anni 2000 con l’introduzione informale del toponimo Banglatown, che riprende la nota strada dell’East End londinese, Brick Lane, per definire un’area interna a Torpignattara rappresentata dalla rete di strade comprese tra Via della Marranella, via L. Pavoni, via Eratostene e via Bordoni.
La denominazione ha contagiato anche alcuni esercizi commerciali bangladesi che si sono ispirati a questa espressione per denominare l’attività. Come tutti i processi di fondazione dello spazio, è nata anche una mitologia circa l’introduzione di questa espressione con l’attribuzione di svariate paternità.
Una variante forse ironica di Banglatown apparve per mano anonima qualche anno fa, quando lungo via della Marranella fu collocato un cartello con su scritto: Via della Banglanella, che fu rimosso nell’arco della stessa giornata.
