Strada istituita con Delibera del Regio Commissario di Roma n°18 del 13.01.1925 “Zona ove sono ricordati i gloriosi eroi della nostra Aeronautica”.

Orazio Pierozzi nacque a San Casciano in Val di Pesa l’8 dicembre 1884 e si arruolò nel 1908 nella Regia Marina. Durante una crociera a New York assistette ad un volo dimostrativo di Wilbur Wright; l’esperienza lo entusiasmò a tal punto che iniziò per lui un lento e costante avvicinamento al mondo dell’aria. La prima guerra mondiale segnò per lui il definitivo passaggio dall’acqua all’aria. Si iscrisse alla scuola di volo di Calende, ottenendo il brevetto l’11 novembre 1916. Nominato Tenente di vascello, fu assegnato al comando della 255ª Squadriglia del gruppo idrocaccia di Venezia di stanza presso Brindisi, nello scenario difensivo dell’Adriatico contro la flotta austroungarica. Iniziava la sua carriera di “asso del mare”, con 7 vittorie che gli valsero 4 Medaglie d’argento. Nel marzo del 1918 venne trasferito come comandante della Stazione Idrovolanti di Venezia prendendo il posto del maggiore Oreste Salomone (che intanto era morto a febbraio). Un compito difficile, che arrivava dopo la disfatta di Caporetto e con la necessità di ridare nuova vita ad un gruppo sfiduciato, imposto con un addestramento severissimo che selezionò i più resistenti e li portò a numerose vittorie.

Dopo la guerra Orazio Pierozzi venne nominato comandante della Stazione idrovolanti di Trieste. Il 17 marzo 1919, nel viaggio di ritorno da Venezia su un idrovolante Macchi M.9 insieme al pilota di caccia il principe Aimone di Savoia, ma un colpo di bora gli fece perdere il controllo del velivolo, che finì contro il frangiflutti del porto. Soccorsi da una nave a vapore, la Tergeste, Orazio Pierozzi morì il giorno seguente.

A lui è intitolato l’Idroscalo di Brindisi.

 

 

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