Indirizzo
Via Federico Delfino 187
GPS
41.8923258, 12.5686319
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Il Forte Prenestina (detto Prenestino) è uno dei forti del cosiddetto “Campo Trincerato” voluto dal Re Vittorio Emanuele per potenziare le difese di Roma. Dal 1986 è occupato dal Centro Sociale Autogestito CSOA Forte Prenestino, che tuttora gestisce la struttura e che, grazie ai lavori di ristrutturazione, lo ha reso l’unico forte fruibile ai cittadini. Il Forte Prenestino è un vero e proprio “centro” del quartiere di Centocelle e nel corso degli anni ha svolto un’importantissima funzione di palestra culturale per tutta la scena underground di Roma e non solo.
Dal “Campo trincerato” alle Zone N
Con il Regio Decreto del 2 agosto 1877, l’appena insediato Re Vittorio Emanuele diede il via al potenziamento dei sistemi difensivi della città che, sino ad allora, era affidati alla vecchia mura imperiali. Il progetto prevedeva la costruzione di un Campo Trincerato, un anello di circa 37 km dotato di 15 forti e 3 batterie sulle vie consolari e di una cinta fortificata di 4 km con 4 Batterie, tra il Tevere e il bastione occidentale delle Mura Vaticane.
Queste strutture fortificate rimasero armati sino all’inizio della Prima Guerra Mondiale. A causa della loro obsolescenza bellica e tattica, divennero ben presto dei depositi, poi caserme e, infine, col Regio Decreto del 1919 furono cancellati dall’elenco delle fortificazioni di Stato. Successivamente, con il P.R.G. di Roma del 1962, furono definitivamente “declassati” alla funzione civile, come Zona N – Parco Pubblico.
Mappa del “Campo Trincerato” di Roma (Fonte: https://societageografica.net)
Un forte “Prussiano”
Il Forte Prenestina ha una forma trapezoidale, con il fronte esterno ad angolo sporgente (saliente) per aumentare la protezione delle cortine (che sono due, ciascuna di 130 metri di lunghezza) e offrire una posizione avanzata per il contrasto dei nemici. Ha una struttura di tipo prussiano, nel senso che ha il terrapieno addossato al muro estero e il fossato asciutto, difeso da una capponiera centrale e da un alto muro (alla Carnot) sui fianchi. Il fossato ha il fronte esterno e di gola coperti, sul fronte di gola è posizionato l’accesso principale.
Il fronte aveva la capacità di protezione abbastanza vasto:
- il fronte di testa copriva un’area che andava da Tor Tre Teste fino ai Castelli Romani;
- le batterie di sinistra coprivano la via Prenestina e la Valle del Teverone;
- le batterie di destra coprivano la zona di Centocelle, Alessandrino e Don Bosco.
Il C.S.O.A. Forte Prenestino
Il Forte fu impiegato fino agli anni ’70 quale deposito di materiali d’artiglieria. Nel 1977 venne consegnato al Comune di Roma che avviò la pratica dell’esproprio poi non perfezionata. Dopo un breve periodo di apertura il forte rimase chiuso fino al 1986 quando venne occupato dall’omonimo centro sociale che tuttora gestisce la struttura.
Oggi è un centro sociale autogestito, un luogo di socialita’, divertimento, di scambio di idee, visioni e saperi. Il Forte Prenestino è stato e continua ad essere promotore e sede di molte iniziative e attività politiche, musicali, culturali a carattere sia italiano che internazionale come:
- Festa del Non Lavoro
dal 1986, in occasione della Festa del lavoro istituzionale (1º maggio), il forte Prenestino organizza un Primo maggio occupato ed autogestito: una giornata di festa fino a tarda serata con concerti, video, proiezioni e mostre - Crack! Fumetti dirompenti
festival internazionale di arte disegnata e stampata. Si tiene a giugno, dal 2005 - RAS, Reali Autentici Sound
incontro nazionale autogestito di reggae sound system. Il Forte Prenestino ha ospitato le edizioni del 1995, 1996, 1997 e 2000. - Mercati Terra/terra
mercatini a vendita diretta di prodotti agricoli (ortaggi, frutta, vino ecc.) direttamente dai produttori - Festa della semina/Festa del raccolto
- Hackmeeting 2000
Il Forte Prenestino ha ospitato l’edizione del 2000 dell’Hackmeeting. - Odio il carcere
- OcchiRossi
- Festival Indipendente di Fotografia
- Electrode – IndependentElectronicMusicFestival.
- Partizan Fucina antiautoritaria
- Festival antifascista e antiautoritario
- Jazz in Forte
- Enotica
Nasce inoltre, nel 1993, grazie ad Assalti Frontali, AK47, One Love Hi Pawa e Musica Forte, la Cordata per l’autoproduzione, un’esperienza che aveva lo scopo di costruire un circuito di autoproduzione e autodistribuzione musicale alternativo ai canali ufficiali e legato a centri sociali e realtà di movimento.
Questa scheda è stata sviluppata nel contesto delle iniziative di community engagement del progetto E.P.ART Festival 2021
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