C’è una Roma che non si mostra ai turisti, una Roma che vive tra quartieri popolari, reperti nascosti e storie silenziose. Ed è proprio lì, fuori le Mura Aureliane, che ha avuto inizio il pellegrinaggio verso la Città Eterna. È da questa consapevolezza che nasce il Giubileo dei Margini, un progetto dell’Ecomuseo Casilino che, in occasione del Giubileo 2025, intende restituire dignità e centralità a quei territori dove, secoli fa, si muovevano i primi Romei.
Il Giubileo dei Margini infatti non è solo un percorso fisico: è un atto simbolico e politico. È una riscrittura della città partendo dalle sue periferie e un invito a guardare oltre il centro storico, per ritrovare le radici profonde del pellegrinaggio, la memoria collettiva, le comunità che ancora oggi custodiscono patrimonio materiale e immateriale.
Attraverso passeggiate, visite guidate, seminari, workshop e mostre, il progetto riattiva riattiva un tratto dell’Itinerario di Salisburgo, nella parte che passa per l’antica via Labicana, unendo luoghi di culto, resti archeologici, chiese, acquedotti, giardini condivisi, tradizioni orali e nuovi linguaggi interculturali.
È un cammino tra Centocelle, Tor Pignattara, Mandrione, Pigneto e Porta Maggiore e tanti altri luoghi dove il sacro e il quotidiano, la memoria e la trasformazione si incontrano.
Le passeggiate patrimoniali si sviluppano attraverso quattro percorsi: l’Itinerario del Mausoleo, che sfrutta la linea Termini-Centocelle e che ricalca il percorso dei pellegrini nel tratto compreso tra il Mausoleo di Sant’Elena e Porta Maggiore; l’Itinerario Tor Pignattara, una porzione del percorso nel quartiere con visita a diversi luoghi simbolo come il Mausoleo di Sant’Elena, le Catacombe dei SS. Marcellino e Pietro e il M.A.U.Mi; l’Itinerario Mandrione e Pigneto, un tratto del percorso che si snoda dal Mandrione al Pigneto con visita a diversi luoghi tra cui Acquedotto Felice, la Chiesa di Sant’Elena e San Leone e infine l’Itinerario Porta Maggiore, nell’omonima area, con visita a diversi luoghi (Piazza, Basilica Sotterranea di Porta Maggiore, Sessorium).
Accanto a queste attività, le visite guidate offrono un’immersione nei luoghi del patrimonio, dove materia e memoria si intrecciano nel racconto della città. Dai resti monumentali del Mausoleo di Sant’Elena, delle Catacombe e della Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro, fino alle stratificazioni dell’Acquedotto Felice e dell’Acquedotto Alessandrino, passando per la suggestiva Basilica Sotterranea di Porta Maggiore e il Sessorium, ogni tappa è l’occasione per incontrare comunità che custodiscono e rendono vivo questo patrimonio.
Accanto ai luoghi della pietra e della storia, emergono le voci della cultura immateriale: le lingue madri, i canti e le memorie trasmesse da realtà come Asinitas, Quadracoro e Le Coeur; le pratiche di accoglienza e cura di Casa Khan e Casa Scalabrini 634; i giardini condivisi come quello del Mandrione/Casilina Vecchia, dove si sperimentano nuove forme di convivenza e sostenibilità. Non mancano gli spazi del gioco, dell’infanzia e delle arti performative, come la Casa delle Arti e del Gioco, o le celebrazioni religiose e civili del Tempio Sarbojonin Hindu Puja Mandir e del Mercato Contadino di Tor Pignattara.
Ogni visita diventa così un attraversamento della città visibile e invisibile, dove il patrimonio si fa esperienza, e le comunità diventano protagoniste attive del racconto urbano.
Oggi, come allora, sono le comunità a custodire il senso del viaggio. Associazioni, comitati, famiglie, religiosi, migranti, artisti, insegnanti e abitanti si fanno testimoni di un sapere diffuso, vivo, resiliente. Sono loro a raccontare, attraverso il Giubileo dei Margini, una Roma plurale, fragile e potentissima.
Perché camminare ai margini significa riscrivere le mappe della città. Significa riconoscere che la storia di Roma non nasce solo dai fasti imperiali, ma anche dai passi lenti dei pellegrini, dai quartieri meno visibili, dalle lingue e dai canti delle periferie.
E che il Giubileo più autentico è forse proprio quello che ci invita a ripartire da lì.
Contatti
web: www.ecomuseocasilino.it / mail: info@ecomuseocasilino.it
Mobilità sostenibile
Tutti gli eventi sono raggiungibili tramite mezzi pubblici, in particolare:
Linee bus 105, 409 e 542
Tram “Termini-Centocelle”, 5, 19
Metro A, fermata “Porta Furba-Quadraro”, Metro C, fermata “Mirti”
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Artes et Iubilaeum – 2025, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU per grandi eventi turistici nell’ambito del PNRR sulla misura M1C3 – Investimento 4.3 – Caput Mundi – ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
Francesca Di Belardino francesca.dibelardino@hf4.it
Valentina Pettinelli valentina.pettinelli@hf4.it 347.449.91.74