L’Ecomuseo è una istituzione culturale del territorio che nasce da una elaborazione teorica della demo-etno-antropologia francese (Riviére e De Varine).
Un qualcosa che rappresenta ciò che un territorio è, e ciò che sono i suoi abitanti, a partire dalla cultura viva delle persone, dal loro ambiente, da ciò che hanno ereditato dal passato, da quello che amano e che desiderano mostrate ai loro ospiti e trasmettere ai loro figli.
Hugues de Varine
Da questa elaborazione scientifica sono poi scaturite esperienze operative già attuate in molte regioni italiane. Secondo l’IRES (Istituto per le ricerche Sociali e Economiche) l’Ecomuseo è una istituzione culturale del territorio che si fonda su un patto con il quale una comunità si impegna a prendersi cura di un territorio. In particolare per patto si intende un accordo generalmente condiviso e non imposto dall’alto dalle Autorità. I soggetti protagonisti non sono solo le istituzioni, poiché il loro ruolo deve essere accompagnato da un ampio coinvolgimento della cittadinanza e delle comunità locali nel prendersi cura, conservare e valorizzare, per l’oggi e per il futuro, il patrimonio culturale, ambientale e naturalistico, per aumentarne anziché consumarne il valore. Il territorio è inteso in senso fisico ma soprattutto come storia della popolazione che ci vive e delle relazioni e dei segni materiali e immateriali lasciati da coloro che lo hanno abitato in passato.
L’altro elemento distintivo dell’Ecomuseo è il concetto di musealizzazione diffusa in un territorio anche molto vasto, a differenza dei normali musei che invece concentrano la loro attività in una singola struttura fisica. Queste elaborazioni teoriche ed applicazioni operative dell’Ecomuseo sono risultate assolutamente affini ed adeguate a realizzare un nuovo concetto di democrazia nel governo del territorio. L’istanza dell’Ecomuseo urbano è quindi un atto di positivo esercizio e riappropriazione dei diritti della cittadinanza di partecipare e incidere sui processi decisionali relativi alle scelte urbanistiche e di trasformazione dell’ambiente urbano.
Riassumendo gli elementi costitutivi di un Ecomuseo sono:
- Patto: vuol dire condivisione di obiettivi e strategie, non divieti o regole coercitive.
- Comunità: vuol dire partecipazione allargata, perché l’iniziativa istituzionale da sola non basta.
- Cura: vuol dire amare e valorizzare un territorio, consegnarlo alle generazione future migliorato, usarlo in ottica di lungo periodo e non mordi e fuggi.
- Territorio: vuol dire spazio ma anche e soprattuto storia, storie, cultura materiale e immateriale, natura ed emozioni.
L’Ecomuseo è un processo dinamico nel quale una comunità conserva, intepreta e valorizza i propri patrimoni in funzione di uno sviluppo condiviso e sostenibile.